#PAROLADILETTORE DELL' 11 MAGGIO

IL CONTE DI MONTECRISTO di ALEXANDRE DUMAS

Inutile descrivere la conosciuta storia di Edmond Dantes. Parto dal fatto che il libro è da consigliare a chiunque. È stato scritto nel 1844 ma Dumas è capace di renderlo incredibilmente moderno. Perché consigliarlo a chiunque?

Ebbene, contiene tutto ciò che un lettore può desiderare da un libro: incalzante, ricco di suspance, porta con sé tutti i generi letterari. Precursore del genere thriller, giallo, noir, è un romanzo d’avventura dove il lettore incontra briganti, pirati, marinai, re e pascià, per non parlare dell’isola di Montecristo con il suo immenso tesoro. Ti accompagna attraverso sfarzosi carnevali romaneschi e le più varie località del mondo, Marsiglia, Roma, Parigi, Medio Oriente assieme ad Haydeè, la bellissima principessa greca.

Una infinità di emozioni intrecciate a moltissimi colpi di scena. Iniziando con l'amore per il padre e la fidanzata, la solitudine e il dolore costantemente presenti nella prigione del castello D’IF, la rabbia, talmente tanta da portare allo sfinimento, la corruzione, corrotto è il sostituto procuratore del re Gerard de Villefort, per poi passare alla rassegnazione, speranza, fede e avidità. È la vendetta però l’epicentro di tutta la storia.

Ma basterà al conte di Montecristo, soddisfare la sua anima accecata di vendetta? Questo racconto porta con sé significativi insegnamenti, e sta proprio a voi lettori coglierli e farne tesoro.

Io credo che dovreste assolutamente leggerlo per percepire questo vortice di emozioni che lascia! Nonostante la mole del volume (1300 pagine), alla fine, credo un po’ a tutti dispiacerà salutare i protagonisti. Almeno per me così è stato.

Angela